Il numero di pazienti affetti dalle maculopatie è esploso recentemente per effetto dell’invecchiamento della popolazione e dei numeri incredibili riguardanti i pazienti diabetici.
Un’altra grande sfida per l’oculistica moderna è la diagnosi e la cura delle maculopatie, le malattie che colpiscono la parte più nobile e delicata della retina e che mettono una persona su tre nella condizione di non poter più leggere un estratto conto bancario dopo i 75 anni. Il numero di pazienti affetti da questa patologia è esploso recentemente per effetto dell’invecchiamento della popolazione e dei numeri incredibili riguardanti i pazienti diabetici. Questa è una vera emergenza sociale. Dal 2007 si sono rese disponibili cure efficaci utilizzando i farmaci antiVEGF.
Nonostante questo , oggi 100.000 persone hanno un accesso inadeguato alle cure. Dati delle Regioni meglio organizzate evidenziano che a differenza di una corretta terapia basata il primo anno sulla somministrazione di sette dosi del farmaco per iniezione intravitreale, ne vengono erogate solo tre. I dati riferiti al numero di terapie attuate in Italia evidenziano un sottodimensionamento del 50% rispetto a Paesi come Francia e Germania. Anche in questo caso, vi è una vicenda burocratica poco comprensibile legata al fatto che la somministrazione di queste terapie è ristretta a soli pochi ospedali e pochi medici oculisti (non più di 200, rispetto ai 7000 medici oculisti italiani in grado di curare perfettamente tutti i pazienti) contrariamente a quanto indicato e attuato in tutto il mondo.
Per superare questa situazione di grave criticità SOI ha richiesto il sostegno e l’intervento congiunto del Ministero della Salute e di AIFA. SOI e Fondazione Insieme per la Vista augurano a chi ha la responsabilità e la possibilità di superare questo impasse che dura ormai da diversi anni, di attivare risoluzioni capaci di sostenere le esigenze e i diritti dei pazienti affetti da maculopatia.