Fondazione Insieme Per La Vista



L'On. Maria Antonietta Farina Coscioni (eletta nel PD in FVG)ha raccolto, insieme ad altri cinque Colleghi,il nostro appello e ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione parlamentare alla Camera rivolta al Ministro della Salute. A Lei e ai Colleghi va la nostra più sincera gratitudine per l'interesse dimostrato. La seguiremo su questo spazio.

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11137 presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI lunedì 7 marzo 2011, seduta n.444 FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: come riferisce l'agenzia ANSA il 1o marzo 2011, circa trecentomila cittadini affetti da degenerazione maculare senile (DMS) hanno inviato altrettanti fax o e-mail alle autorità sanitarie su indicazione dell'associazione «Per vedere fatti vedere», per protestare contro quella che definiscono una «inaccettabile» limitazione alla erogazione di due farmaci necessari per tenere sotto controllo la malattia, farmaci a base di Pegatptanib e Ranibizumab; la spesa per i due farmaci biologici, molto costosi, viene coperta dal servizio sanitario solo se il visus del paziente è superiore ai due decimi, pertanto i 300 mila pazienti che sono al limite dei due decimi sono di fatto senza copertura e quindi destinati alla cecità, a meno che non siano ricchi; la degenerazione maculare di cui soffrono oltre due milioni di italiani colpisce la zona centrale della retina detta macula, ha andamento progressivo e può portare alla perdita completa della vista; si presenta in due forme, secca - attualmente senza possibilità di cura - e umida, tenuta sotto controllo con iniezioni intravitreali dei due farmaci anti-vegf (fattore di crescita vascolare) in questione; l'Italia, spiega il presidente della società oftalmologia italiana professor Matteo Iovella, è l'unico Paese nel mondo occidentale a rimborsare le iniezioni intravitreali con delle limitazioni, ma il limite dei due decimi è inaccettabile perché così si esclude quella fascia di pazienti che non sono ancora del tutto privi di vista, mantengono l'autosufficienza e una vita dignitosa; i 300 mila cittadini affetti da degenerazione maculare senile chiedono alle istituzioni di eliminare il limite dei due decimi e domandano al Ministero della salute di individuare e rendere disponibili i 130 milioni di euro all'anno necessari per garantire a tutti i malati italiani con degenerazione maculare senile il diritto ad essere curati senza discriminazioni -: che risposta intenda dare o abbia dato il Ministro alle richieste avanzate dai malati italiani con degenerazione maculare senile; quali iniziative si intendano promuovere, sollecitare, adottare in relazione a quanto sopra esposto. (4-11137)