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A Montreal alcuni ricercatori hanno identificato una possibile causa che determina la forma secca di degenerazione maculare senile. E’ una scoperta che può favorire presto lo sviluppo di nuove terapie.

Gli scienziati dell’ospedale di Sainte- Justine e dell’Università di Montreal hanno dichiarato di aver finalmente acquisito una maggiore comprensione dei processi che determinano l’accumulo di lipidi (grassi) nella parte interna dell’occhio (retina) responsabili del danno visivo grave associato alla degenerazione maculare. “Questa scoperta ci porta molto vicino alla messa a punto delle terapia idonea al trattamento della forma secca, con un significativo miglioramento della qualità della vita dei pazienti anziani che sono maggiormente colpiti dalla malattia”. Così afferma il professor Huy Ong dell’Università di Montreal che ha partecipato alla ricerca. La scoperta prova che la mancanza del recettore CD36 impedisce l’eliminazione dei lipidi ossidati nell’occhio. Con il tempo, i lipidi ossidati si accumulano e intaccano gli strati posteriori e anteriori della retina causando la perdita di visione. La mancanza del CD36 causa infatti la perdita della visione centrale. Nello studio gli scienziati hanno utilizzato i topi e i ratti come cavie per individuare il recettore spazzatura responsabile della degenerazione retinica tipica della forma secca. Il CD 36 viene definito spazzatura perché è composto da molecole particolarmente dannose, incluso i grassi ossidati. Secondo la AMD Alliance International al mondo ci sono attualmente 30 milioni di persone colpite dalla degenerazione maculare, di età dai 50 anni in su. La forma secca è quella più aggressiva e interessa il 90% dei casi di degenerazione. (da Plos Medicine)