Fondazione Insieme Per La Vista



CURE PER LA MACULOPATIA: dopo mesi è ancora emergenza Avastin
Il provvedimento di AIFA che avrebbe dovuto rendere Avastin di nuovo disponibile ne ha reso ancora più difficile l’uso. Oggi è quasi impossibile per i pazienti curarsi con Avastin.
La nostra onlus pronta ad organizzare una nuova campagna di protesta se le richieste di SOI rimarranno inascoltate.

La determina AIFA dello scorso giugno ha parzialmente reintrodotto la rimborsabilità (ex L. n. 648/96) dell'Avastin ma solo per la cura della degenerazione maculare senile, ponendo diverse condizioni per il frazionamento e la somministrazione che, come temevamo, di fatto impediscono ai pazienti l'accesso alle cure.
Il frazionamento del farmaco è ora riservato solo alle farmacie ospedaliere: in questo modo si è bloccata l’attività della farmacia privata che già forniva il farmaco in monoporzioni agli oculisti, mentre le farmacie ospedaliere, spesso non attrezzate adeguatamente, non riescono a garantirne la fornitura.
Inoltre, la somministrazione riservata esclusivamente a “centri di eccellenza individuati dalle regioni” ha creato un ulteriore imbuto. Secondo SOI oggi ci sono solo due singoli provvedimenti regionali di individuazione dell'elenco dei centri richiesti dall'AIFA, mentre per gran parte dell'Italia è ora impossibile curare le maculopatie con l'Avastin.
Matteo Piovella, Presidente SOI e Consigliere della nostra onlus, a fine luglio ha chiesto un incontro con il Ministro Lorenzin affinché si riesca a risolvere questa situazione paradossale In particolare si chiede:
-Libero affidamento del frazionamento di Avastin a tutte le Farmacie italiane (indipendentemente dalla natura pubblica o privata) che possiedano i requisiti tecnologici e di massima sicurezza per il frazionamento dei farmaci in siringhe monodose, monouso, ed imbustate con scadenza di utilizzo a due mesi.

-Utilizzo di Avastin per tutte le differenti tipologie di maculopatia e per il glaucoma neovascolare senza (assurde) limitazioni fondate sulla tipologia di maculopatia.

-Libero accesso da parte dei medici oculisti all’approvvigionamento di Avastin e di tutta la categoria degli Anti VEGF.
-Cancellazione della limitazione prevista di riservare tale attività solo agli ospedali pubblici o a (fantomatici ed irridenti) centri di eccellenza.

Continuate a seguirci. Se queste richieste rimarranno inascoltate organizzeremo una nuova campagna di protesta per difendere il diritto alla cura di tutti i cittadini italiani affetti da maculopatie.